CENTENARIO DELLA "PIA ASSOCIAZIONE DI MARIA SS.ma IMMACOLATA" DI POLISTENA (1895-1995)*

 

CENTENARIO DELLA

"PIA ASSOCIAZIONE DI MARIA SS.ma IMMACOLATA

DI  POLISTENA (1895-1995)*

       

di GIOVANNI RUSSO  

 

      

Tra  le numerosissime confraternite che la storia di Polistena , fin dal XVI sec., ha registrato e di cui ci siamo interessati per il Convegno di S.  Nicola da Crissa, di prossima pubblicazione, figura quella sotto il titolo di Maria SS.  ma Immacolata di cui  ricorre, quest’anno, il centenario della fondazione. 

Taluni divoti dell’Immacolata avendo desiderio di costituire un pio sodalizio sotto il nome e nella Chiesa appartenente all’ordine di S.  Francesco, del titolo della Vergine SS.  ma suddetto, mi premurano di presentare a Voi  questo loro desiderio e di sollecitarne l’autorevole Vostra approvazione.  Compiacendovi di assecondare questo loro divoto movimento, vi benignerete darmi le istruzioni intorno alle pratiche , che dovranno fare per ottenere  il decreto di erezione.  .  .  ” così recitava una lettera del 28 Gennaio del 1895 dell’allora Arciprete Domenico Rodinò Toscano, indirizzata all’Ecc.  mo  Monsignor Vicario Vescovile di Mileto.  

La Pia Associazione fu ideata, nel 1894, dal Sig.  Pasquale Lombardo fu Carmine e da altri volenterosi, mercé le cure del Canonico Agostino Laruffa.

S.E. Mons. Antonio Maria De Lorenzo, Vescovo di Mileto, con decreto del 15 Agosto del 1895, ne diede canonica istituzione.

La Confraternita che, all’atto della fondazione si componeva di n.   96 confratelli, 99 consorelle e di 5 sacerdoti, ricevuto il Decreto Vescovile, riunitasi in assemblea il 9 settembre 1895, elesse i propri Ufficiali che, all’unanimità, risultarono i seguenti: Padre Spirituale e Rettore il Sac.   Agostino Laruffa; Priore, Domenico Sanzotta fu Giuseppe; 1 Assistente, Domenico Guido fu Francesco; 2 Assistente, Domenico Cannatà fu Francesco; Cassiere, Michelangelo Guido fu Francesco.

Fu solennemente inaugurata il 19 settembre del 1895 con l’intervento delle rappresentanze degli altri sodalizi della città, di un immenso popolo allietato dalla musica cittadina e con un erudito discorso tenuto dall’Arciprete Domenico Rodinò Toscano.

Lo scopo della novella congregazione, dipendente pienamente dall’Ordinario diocesano di Mileto, fu, secondo quanto si evince dallo Statuto, pubblicato a Reggio Calabria nel 1897, quello di coltivare in vita lo spirito degli iscritti, educandolo nella pratica delle cristiane virtù; onorare i defunti associati colle consuete pompe religiose; aiutare le anime con i suffragi e di mantenere il culto nella Chiesa dell’Immacolata.  Pertanto, si dichiarò estranea a qualunque lotta elettorale, politica ed amministrativa e stabilì che i propri associati intervenissero alle seguenti funzioni : processione di Maria SS. Immacolata; processione della Pietà che si fa il Venerdì Santo dopo la funzione dell’Agonia di N.  S.  G.  C.; processione di quei Santi ai quali si fa la festa nella Chiesa dell’Immacolata; a tutte le processioni di rito, prendendo quel posto che le compete secondo l’ordine dell’anzianità. Venendo  poi invitata a funzioni speciali da altri sodalizi, dovrà avere la precedenza su quello dal quale proviene l’invito.

Furono ammesse a far parte della Confraternita le donne che, però in nessun caso, per Statuto, avrebbero potuto intervenire alle adunanze, nè avrebbero avuto diritto al voto. Lo Statuto si compose  di n.  XIV Capitoli per un totale si 83 articoli.

L’abito uniforme fu stabilito in un camice di color bianco, una mozzetta di color celeste, un lungo scapolare anche di color celeste cosparso di stelle, un cappuccio bianco ed una cinta ordinariamente rossa, e nera negli accompagnamenti funebri.

I diritti degli associati furono  così stabiliti :  Gli Associati mentre sono in vita hanno i seguenti vantaggi : a) educarsi lo spirito nelle cristiane virtù, tenendo saldi i legami di carità e di fede che li affratella; b) sedere in posto distinto nella Chiesa, purché è convocato il Sodalizio, altrimenti si hanno gli stessi diritti, che ha ogni buon fedele.   I vantaggi che gode l’associato nel caso di morte sono : a) mezzo rotolo di cera da ardersi finchè il defunto è nella propria famiglia, ed in Chiesa 6 candele attorno alla bara, e 6 all’altare ove si celebra; b) un tumulo per il trasporto del cadavere; c) l’accompagnamento del Clero fino alla Chiesa, e dell’Associazione fino all’ultima dimora; d) una cassa metallica ed una cripta per la tumulazione nella Cappella del Cimitero; e)  i defunti, se effettivi, oltre il funerale nel giorno della loro morte, avranno cinquanta lire per messe, se non effettivi, venti: L’associazione, inoltre, dovendo subire le spese per il trasporto del cadavere, l’equivalente somma sarà difalcata dalla spesa per le messe.   Inoltre, il Sodalizio dovrà celebrare due funerali, uno nel settimo e l’altro nel trigesimo giorno dopo la morte dell’Associato; rimanendo delle messe da celebrare non si potrà tardare più di un anno.    

Con ordinanza del 31 Marzo 1897, l’Associazione ebbe approvato il riordinamento dell’Amministrazione.

Nel corso della sua attività, la Confraternita diede un contributo non lieve ai continui lavori per l’abbellimento della maestosa Chiesa che, in passato, e cioè fin dal 1537, era appartenuta agli Osservanti. 

Soci fondatori  della Congregazione furono :  

Confratelli : Lombardo  Pasquale, Michelangelo Morano, Giuseppantonio Galatà, Pasquale Galatà, Francesco Scriva, Francesco Filipo, Vincenzo Lombardo, Raffaele Napoli, Domenico Guido, Pasquale Guerrisi, Pasquale Commis, Michelangelo Mileto, Michelangelo Rao, Domenico Belcastro, Michelangelo Belcastro, Domenico Cannatà, Carmine Cannatà, Carmelo Cannatà, Carmine Cannatà fu Gius.  , Angelo  Riolo ( il costruttore di pianoforti), Carmine Napoli, Scali Vincenzo, Giovanni Fidale, Sebastiano Malara, Michelangelo Guido,  Francesco Belcastro, Domenico Corica fu Franc.   Domenico Corica fu Gius., Francesco Corica, Giuseppe Corica, Domenico Ciurleo , Carlo Deleo, Marino Lagamba,  Salvatore Lazzaro, Giacomo Marra, Rosario Mileto, Michelangelo Cannatà, Giuseppe Rao,  Francesco Guarrisi, Stellario Bernava, Domenico Loddeni, Alfonso Rao, Carmine Albanese, Giuseppe albanese, Domenico Albanese, Morano Francesco, Carmine Morano, Giovanni Cullari, Domenico Cullari, Vincenzo Politanò, Politanò Giuseppe, Michelangelo Politanò, Boeti Michelangelo, Rocco Boeti, Francesco Boeti, Pasquale Calcopietro, Calcopietro Michelangelo, Antonino Calcopietro,  Francesco Calcopietro, Pasquale Calcopietro, Pasquale Filippone, Francesco Napoli, Antonino Napoli, Giuseppe Calcopietro, Michelangelo Valarioti, Giuseppe Floccari, Michelangelo Panaia, Vincenzo Jannello, Francesco Jannello, Francesco Mangiaruga, Francesco Giancotta, Michelangelo D’Agostino, Michelangelo Pochì, Domenico Romano, Michelangelo romano, Michelangelo Mammola, Domenico Mammola, Vincenzo Mammola Rocco Mammola, Vincenzo Papasidero, Cannatà Francesco, Vincenzo Mercuri, Angelo Laruffa, Carmine Schiavello, Domenico Filipponi, Rocco Filipponi, Domenico Simari, Francesco Masaneo, Michelangelo Napoli, Domenico Napoli, Michelangelo Papasidero, Giuseppe Papasidero,  Francesco Fidali, Pasquale Fidali, Giovanni Fusco; 

le Consorelle : Teresa Mileto, Maria Itria Fusco, Maria Antonia Fusco, Teresa Fusco, Marina Politanò, Rosaria Guarrisi, Maria Itria Simonetta,  Teresa Simonetta, Filipo Rosaria, Cannatà Teresa, Maria Loddeni,  Maria Concetta Fusco, Maria Eugenia Marafioti, Rosaria Filardo, Marina Baglio, Maria Napoli, Carmela Fidale, Caterina Pochì, Francesca Pochì, Maria Carmela Franconi, Teresa Franconi, Maria Seminara, Maria Concetta Callà, Rosaria Callà, Teresa Rovari, Teresa marafioti, Eugenia Filardo, Teresa Belcastro, Maria Concetta Cannatà, Venezia Joppolo, Maria Baglio, Rosaria Deleo, Gabrella Borgesi, Mariangela Surbara, Teresa Romano, Marina Spataro, Pasqualina Pepè, Rosaria Calcopietro di Antonio, Rosaria Calcopietro fu Antonio, Rosaria Franconi, Maria Concetta Sigillò, Costanza Sigillò, Rosaria Napoli, Condomitti Maria, Morabito Teresa, Francesca Simonetta, Borgesi Arcangela, Maria Itria Fusco, Rosaria Ceravolo, Fortunata Misiti, Marina Dilangeli, Catena Valarioti, Caterina Giancotta, Rosa Maria Giancotta, Maria Vincenza Commis, Maria Itria Commis, Caterina Commis, Filippa Bernava, Teresa Bernava, Rosaria Belcastro, Maria Concetta Racobaldo, Teresa Racobaldo, Teresa Filardo, Maria Teresa di Agostino, Maria Annunziata Morano, Caterina Borzesi, Maria Pronestì, Maria Concetta Belcastro, Teresa Racobaldo, Girolama Albanesi, Teresa Albanesi, Maria Giuseppe Marafioti, Caterina Macrì, Maria Concetta Franconi, Rosaria Corica, Michelina Parrello, Rosaria Boeti, Angela Larosa, Arcangela Paonna, Maria Giuseppa Marafioti, Maria Eugenia Pulicriti, Maria Papasidero, Caterina Fazzari, Maria Fazzari, Costanza Varamo, Maria Itria Mammola, Caterina Fidali, Marina Mammola, Pasqualina Larosa, Maria Larosa, Mariantonia Franconi, Maria Concetta Belcastro, Francesca Culleri, Rosaria Cullere, Maria Itria Racobaldo, Maria Itria Zuccalà, Francesca Guarrisi;

Sacerdoti: D.   Pasquali Jaconis,  D. Michelangelo Cannatà, Canonico, D. Vincenzo Cannatà, Canonico; D. Giuseppe Maria Cannatà, Canonico, D. Francesco Tigani.  

Attualmente, purtroppo, a far parte della Confraternita, risultano solo 31  iscritti di cui 9 confratelli e 22 consorelle. Anche qui si risentono gli effetti dell’emigrazione e dello spopolamento della parrocchia. Fino a pochi anni fa, alcuni genitori di emigrati pagavano la quota associativa  per i propri figli. Con la morte di tali  anziani genitori, gli emigrati smisero di continuare a rinnovare il pagamento ed il numero degli iscritti calò notevolmente.

Con l’approssimarsi del mese di settembre 1995, sarebbe utile una qualche adeguata iniziativa che, oltre al valore celebrativo, potrebbe riaprire e stimolare nuove strategie perché questa (come le altre  di molto più antiche ) istituzioni non vadano a cessare definitivamente. Polistena perderebbe, così, una antica tradizione fatta di religione, di fede, di mutualità, di solidarietà, ma anche di colore e di folklore.

Terminiamo qui questo breve contributo limitato alla sola storia della fondazione di questo sodalizio, rinviando ad altra occasione la continuazione.

 

 

(*) Pubblicato su: La Città del sole, Anno II, n. 6 (Giugno 1995)

 

                        

 

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