LA DIPARTITA DI UN CITTADINO ONORARIO POLISTENESE: GIUSEPPE CORREALE di GIOVANNI RUSSO
La dipartita di un cittadino onorario polistenese 27-07-2012
|
Nel caldo pomeriggio di domenica 22 luglio, quando abbiamo salutato definitivamente il maestro Giuseppe Correale, la tristezza è stata tanta. Emozioni, sensazioni, sentimenti, ricordi aleggiavano: in quella casa dove lui non era più in carrozzella, ma in una semplice bara (che ci ricordava quella di Giovanni Paolo II), con alle spalle quella sua Madonna lignea che gli offriva la celestiale e materna protezione; nel deserto corso dove anche quel suo bronzo di Michele Bello si è certamente inchinato al passaggio del suo autore; in quel Duomo, impreziosito da quella porta bronzea che si è aperta, questa volta, per lui che l’aveva realizzata e dove le orazioni funebri dei suoi più cari amici, Luigi Vento e Carlo Pascale, ricordarono l’uomo e l’artista, apprezzandone la sua arte e la sua bella personalità umana, invitando i presenti e gli assenti a non dimenticare quell’illustre sidernese, applaudito da una folla commossa. Anch’io incontrai, la prima volta, il maestro Giuseppe Correale nel 1997, allorquando, il Centro Studi Polistenesi, collaborato dalla Pro Loco e con il patrocinio del Comune, aveva organizzato la 2^ Edizione del “Premio Polistena” che, quell’anno, venne assegnato ad Elena Lattanzi (per l’archeologia), a Gustavo Valente (per la storia), a Giuseppe Correale (per l’arte), a Domenico Laruffa (per l’editoria calabrese) e a Mimmo Calopresti (per il cinema). Il maestro Giuseppe Correale, cui ebbi l’occasione di comunicargli la nostra scelta per il premio, mi considerò, fin da allora, un amico. Non abbiamo avuto, inizialmente, molte occasioni per coltivare la nostra amicizia ma quei pochi momenti che ho potuto condividere con lui sono stati intensi e profondi. Mi aveva promesso la donazione, per il nascente Museo Civico di Polistena, di un’originale sua opera, nello specifico quella raffigurante il dottor Francesco Malgeri di Grotteria. Poi, a causa di una non riuscita operazione chirurgica, il maestro fu costretto, suo malgrado, ad interrompere la vulcanica attività di scultore ed io non me la sentii di disturbarlo con il rammentare la promessa. Un po’ di anni fa, però, grazie all’invito da lui stesso rivoltomi, per il tramite dell’amico Mimmo Romeo, andai a trovarlo nella sua casa-studio dove c'erano dappertutto sculture. Erano testimonianze concrete e visibili del suo lungo e costante tentativo di tirare fuori sentimenti e sviscerare emozioni. Erano opere estremamente penetranti, essenziali e comunicative. Erano il frutto di uno spirito puro che ha avuto il coraggio di seguire la sua innata passione per quell’arte che, nel corso degli anni, lo fecero divenire uno tra i grandi della Calabria. Fu in quella occasione che il Maestro, mi manifestò la volontà di voler donare al Museo Civico di Polistena, non solo il busto di Malgeri, ma anche quello di Michele Bello ed incaricò suo figlio Francesco perché me li consegnasse lì per lì. Pochi giorni dopo, volle ancora donare anche il busto di Mons. A. Incognito, oltre il medaglione raffigurante l’archeologo Paolo Orsi, una testa femminile, una testa maschile ed, infine, “L’ultima Cena”, paliotto d’altare che aveva realizzato per la chiesa di S. Rocco di Gioiosa Jonica. La sua scelta fu motivata anche dalla volontà di vedere esposti i suoi capolavori assieme a quelli dei vari Francesco e Vincenzo Jerace, Giuseppe Renda, Marino Tigani, Michelangelo Parlato, Morani ed altri importanti artisti polistenesi. Il Comune di Polistena, nell’accettare l'omaggio che l'insigne scultore calabrese ha voluto fare alla città di Polistena, dopo un primo encomio solenne del Consiglio Comunale, consegnato al Maestro dal Sindaco Dr. Michele Tripodi, unitamente al sottoscritto, con delibera n. 6 del 25 febbraio 2012, dello stesso Consiglio, ha conferito al maestro Giuseppe Correale anche la Cittadinanza Onoraria, “in segno di stima per la sua grande abilità creativa, supportata da un lavoro intenso, unito all’entusiasmo ed alla passione per l’arte, ma anche di gratitudine e di apprezzamento per gli atti di liberalità compiuti verso la Comunità di Polistena, con la donazione di importanti opere della sua notevole e pregiatissima produzione artistica, che vanno ad arricchire ulteriormente il Museo Civico”. A consegnare la deliberazione del Civico Consesso e la pergamena fu il Vice Sindaco, Marco Policaro che, insieme al sottoscritto, aveva raggiunto l’abitazione del maestro che, anche per quell’occasione, orgoglioso e pago, aveva invitato un ristretto numero di amici con cui festeggiò il meritato riconoscimento. Giuseppe Correale va considerato un altro vero “lustro” per quella Polistena, definita da Alfonso Frangipane “parrera d’ingegni”, che, oggi, potrà annoverare, nella lunga e qualificata schiera di suoi figli illustri, anche l’indimenticabile scultore sidernese, la cui “opera artistica – come si è potuto leggere nel manifesto del Comune, in occasione della sua dipartita - ha elevato positivamente l’immagine ed il patrimonio culturale della Calabria”. La sua scomparsa, infatti, ha suscitato profondo e generale cordoglio non solo in città, ma dappertutto, visto che la sua lunga ed articolata opera artistica ha acquistato una propria solida notorietà e fama internazionali. I suoi lavori, conservati in collezioni private e sedi pubbliche, si stagliano imponenti e parlano linguaggi antichi che dialogano mirabilmente con la modernità. La sua monumentalità è caratterizzata dalla scelta di forme essenziali, archetipiche nella loro geometria, con le quali interpretò grandi temi della storia, della società, della religiosità. Particolarmente significative le opere per il Santuario di Polsi ove, Vincenzo Jerace, polistenese, in altri tempi, aveva realizzato importanti bronzi. E la sua seconda patria, Polistena, siamo certi che non dimenticherà mai il maestro Correale. Le opere da lui concesse saranno, infatti, una testimonianza perenne non solo del valore artistico, ma dell’affetto, della generosità, dell’orgoglio e della soddisfazione del maestro nel saperle esposte assieme a quelle di Francesco Jerace, scultore che lo stesso Correale, come ci ha personalmente confessato, ha apprezzato e stimato quale gigante dell’arte calabrese. La futura e prossima mostra “La donazione Correale al Comune di Polistena”, già ideata dall’Amministrazione Comunale, dal Museo Civico e dalla Biblioteca, vorrà essere un importante tributo per mettere in risalto un patrimonio di straordinario valore storico ed artistico nel panorama museale locale e nazionale, ma anche per ricordare uno degli ultimi importanti scultori calabresi del Novecento. A lui va il nostro più sincero elogio per l’opera svolta e l’assicurazione che questa continui ad essere conosciuta, apprezzata e valorizzata adeguatamente. Ai vari Tommaso Campanella, Corrado Alvaro, Francesco Perri, Mario La Cava, ed altri, tutti della fascia jonica reggina, oggi va ad aggiungersi un’altra stella che illumina il firmamento della cultura: Giuseppe Correale. Addio, Maestro, e grazie a nome mio personale e di tutti i polistenesi. Giovanni Russo
|
| Copyright 2011 © La Riviera Settimanale di informazione attualità cultura e spettacolo | reg. trib. di Locri nº 005 del 04/01/2005 COPYRIGHT@GIOVANNI RUSSO POLISTENA |

Commenti